Emergenza Ucraina: é giunto il tempo di ricostruire
ERA IL 3 MARZO…
“Sono arrivata qui senza aspettarmi nulla, in fuga, coi bambini per mano che mi chiedevano cosa stava succedendo. Mi sono trovata in una nuova famiglia, piena di sorrisi e di amore che mi ha aiutato tantissimo. I bambini si sono affezionati a tutte le persone missionarie e volontari, e vederli giocare sereni mi ha tolto tante paure. Non dimenticherò mai le giornate spese insieme e tutto l’aiuto che ho ricevuto. Grazie infinite.”
Queste sono le parole di Natasha, una delle donne Ucraine, mamma di due bambini piccoli, che per quattro lunghi mesi ha vissuto al nostro fianco. Oggi la guardiamo ripartire con la sua famiglia e le auguriamo, con un caldo abbraccio, tutto il bene possibile. Insieme a lei, fra alcuni giorni partono le ultime famiglie rimaste nei nostri centri.
Era il 3 marzo 2022 quando abbiamo aperto le porte dei nostri centri sia in Polonia che in Italia a donne, bambini e ragazzi in fuga dai bombardamenti in Ucraina. La guerra ha tolto loro ogni cosa. Molti di loro arrivavano direttamente dal Donbass e oggi le loro case non ci sono più. Ma ciò che ancora vive nei loro cuori è la speranza di poter ricostruire la propria vita, di tornare al loro paese, dai loro mariti, dai padri del loro bambini. Sono avvocate, dottoresse, sono persone dal cuore grande e da un coraggio straordinario.
Per quattro mesi hanno potuto vivere al sicuro dei nostri centri grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto… abbiamo asciugato le loro lacrime, abbiamo ridato forza ai loro sorrisi, abbiamo curato quelle ferite invisibili causate da un’emergenza ingiusta, ingiustificata e dolorosa per il mondo intero.
In questi quattro mesi è nato un bimbo, altri piccoli sono cresciuti … tre bambine hanno fatto breccia nei nostri cuori e i sorrisi delle loro mamme ci hanno scaldato e dato forza ogni giorno, dando ragione a tutti i nostri sforzi.
Ma è tempo ora per queste famiglie di fare ciò che sentono giusto nei loro cuori. È giunto il tempo di rivedere i propri padri, i propri mariti, la propria nazione e almeno provare, con tutto ciò che si ha, a ricostruire. La guerra continua, è vero, ma è necessario provare, sperare e credere in un domani migliore. Noi ci saremo sempre per chi ha bisogno di aiuto, di accoglienza, di un abbraccio.
Ci saremo sempre grazie al vostro straordinario sostegno.
Grazie a tutti i volontari e a tutte le persone che hanno raggiunto con una donazione straordinaria queste coraggiose famiglie, e il gruppo dei non udenti durante uno dei periodi più bui della loro vita. Grazie per aver creduto nel nostro lavoro.
(nella foto: gli ospiti Ucraini e alcuni volontari_c/o Missionarie Padre Kolbe e AIPK Onlus)